Bevagna, situata al centro della valle Umbra Sud è circondata da colline di oliveti e castelli medievali che nel periodo estivo si popolano e danno vita a feste e sagre popolari e della tradizione. Bevagna, l’antica Mevania Romana, ha origine ancora più antiche che risalgono agli Umbri era conosciuta fra gli Etruschi come Mefana.
Attraversata dalla via Flaminia al tempo dei Romani, conserva notevoli resti archeologici tra cui una domus e un teatro del I° sec. d.C., le terme del II° sec. particolarmente ricche di mosaici, le mura e numerosi reperti, perché la Bevagna dei nostri giorni è sorta sulle rovine della Mevania Romana e tutto parla di questo suo glorioso passato.
Fu sede vescovile fino al VII sec. e la tradizione vuole San Vincenzo, ns. patrono, primo vescovo di Bevagna. Vescovi di Bevagna risultano negli atti dei Concili.
Mirabile è la sua piazza, circondata da due chiese romaniche S.MICHELE, la cattedrale, S.SILVESTRO, San Domenico e Giacomo di stile gotico e il palazzo dei Consoli del XIII sec. sede del Comune fino al 1886 quando fu trasformato nell’attuale teatro Francesco Torti. Attualmente nel teatro F. Torti si svolgono nel corso dell’anno spettacoli, intrattenimenti musicali e incontri culturali..
La chiesa di San Michele, cattedrale presenta due cappelle laterali con pitture del pittore bevanate Andrea Camassei. Di ampie dimensioni è la cripta, vera chiesa nella chiesa tipica espressione del romanico umbro. La chiesa di San Silvestro è datata 1195, realizzata dal maestro Binello è unica in Umbria e in Italia per il suo stile Romanico, con elementi gotici: arco romanico sovrastante la navata centrale, arco rampante gotico nelle navate laterali. Ricche di simbologie le sculture del portale centrale. Altre chiese, S.Agostino con affreschi del XIII- XV sec. scoperti recentemente, S.Francesco con annesso convento, San Filippo di stile barocco, S.Maria della Consolazione ecc. Altri monumenti importanti sono presenti in Bevagna, di rilevanza artistica e storica, ma il tutto è reso più vivo grazie allo studio attento della nostra cultura e delle tradizioni che viene costantemente realizzato.
Nel restaurato Teatro Torti hanno luogo, durante l’anno, manifestazioni culturali, concerti e spettacoli vari. Nel Museo comunale sono presenti reperti archeologici, dipinti di scuola umbra e pregevoli sculture. Ogni anno, nell’ultima decade di Giugno, Bevagna si trasforma nell’antico comune medioevale. Il Mercato delle Gaite (antico nome dei quartieri cittadini) ripropone cortei, gare, antichi mestieri ed nelle “Taverne” è possibile gustare gli antichi sapori della cucina tradizionale; tutto rivive nella suggestione dei costumi d’epoca che i cittadini vestono con festosa e disinvolta consuetudine.
Sagre, feste popolari, rievocazioni religiose e della tradizione contadina si susseguono nel corso dell’anno tanto che il prof. Giuseppe de Rita presidente del CENSIS ha coniato il nome “bevagnizzazione” per indicare un modo di vita diverso, una qualità legata alla tradizione, alla cordialità alla disponibilità che caratterizza la popolazione che abita questo paese. La ricchezza artistica del paese, la cura dell’ambiente e del paesaggio circostante hanno permesso a Bevagna di essere scelta fra i 100 Borghi più belli d’Italia.
Casa medievale
E’ collocata all’interno di una porzione dell’antico teatro romano ed è una fedele ricostruzione di un’abitazione medievale filologicamente corretta. Arredamento, accessori, momenti di vita domestica vengono riproposti nel corso di una visita guidata che offriamo a tutti i nostri ospiti.
Domus romana
Del I° sec. d.C. nel suo stato attuale è difficile stabilire se sia stato un edificio pubblico o privato. La struttura è costituita da tre locali comunicanti. Le pareti sono di reticolato con addossate semicolonne di mattoni; negli angoli l’incontro di due semicolonne dà origine ad una lesena a pianta cuoriforme. Il pavimento è di mosaico a piccole tessere bianche e nere adorno di meandro e con fascia ad onde intorno. A 3 mt. circa di profondità da questo livello si nota un altro pavimento a mosaico bianco a grandi tessere e opus spicatum, in fondo a questo vano si vede anche un condotto a sezione rettangolare formato da grosse tegole. Leggi ancora sulla Domus romana >>>
Teatro romano
Il teatro romano dell’antica Mevania del I° sec. d.c. è posto nella parte più alta della città dove probabilmente era collegato l’antico Foro. Della grande struttura originaria, circa 90 m. di diametro, rimangono due grandi porzioni di ambulacra (maggiore e minore) splendidamente restaurati con all’interno materiali dell’antico edificio che testimoniano l’importanza del reperto archeologico.